Ravioli al vapore, dolci o salati…conoscete i Dim Sum? Se siete curiosi di conoscere di più su questo piatto etnico sfizioso, oggi vi parliamo un po’ della loro tradizione! A voi non resterà che assaggiarli!

La parola Dim Sum, in cinese, significa letteralmente “toccare il cuore” e tradizionalmente, questi ravioli venivano preparati appositamente per essere accompagnati al tè. Per descrivere l’esperienza di questo pranzo speciale tipico dell’era cantonese moderna, viene utilizzato il temine Yum Cha, ovvero semplicemente “bere il tè”. Nei ristoranti cinesi è possibile, infatti, consumare la Yum, una sorta di brunch che prevede la consumazione di diversi assaggi di carne, pesce, dolce in piccole porzioni.

La tradizione delle Yum Cha, e di conseguenza quella dei Dim Sum, ha radici antiche che risalgono ai viaggiatori che intraprendevano la via della seta e che, avendo bisogno di riposare, si fermavano nelle case del tè lungo la strada. Le case del tè erano anche molto frequentate dai contadini e lavoratori che avevano bisogno di rifocillarsi. Quando poi si scoprì che il tè aiutava la digestione, il successo di questi locali aumentò esponenzialmente portando gli esercenti a servire tè accompagnati dai dim sum fino al tardo pomeriggio.

Oggi, sono diventati parte integrante della quotidianità del popolo cinese, che sceglie i dim sum soprattutto come pasto veloce, perfetto per studenti e lavoratori.

I metodi di cottura utilizzati per prepararli, sono la cottura a vapore o la frittura.

Per la cottura al vapore si può utilizzare una moderna vaporiera o quella tradizionale di bambù. Bisogna foderare il fondo con una foglia di cavolo cappuccio rendendola più piatta possibile e adagiare i dim sum sopra di essa. Per la cottura in padella basterà utilizzare un po’ d’olio e far saltare per qualche minuto i ravioli.

La ricetta proposta da De Angelis abbraccia la tradizione cinese rivisitandola in chiave moderna e strizzando l’occhio al made in Italy. Combina quindi la qualità della nostra pasta fresca con il meglio dei sapori e delle ricette ispirate all’Oriente.